L’abbiamo conosciuta (e ce ne siamo innamorati) nel ruolo di Naomi Lapaglia nel film The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese, e poi ammirata in The Legend of Tarzan, Suicide Squad e C’era una volta a… Hollywood (ma la sua filmografia è ben più vasta e vi consigliamo di dargli un’occhiata). Margot Robbie, fresca trentenne, è ormai una delle attrici più amate e seguite di Hollywood.
Ecco 5 cose che forse non sai sulla splendida star australiana
1. PASSIONE TATUAGGI
A quanto pare l’attrice ha una vera e propria passione per il mondo dei tatuaggi, non solo dalla parte di chi si fa tatuare, ma anche da quella di chi tatua. E così, comprata una pistola per fare tattoo su ebay, pur non avendo nessuna preparazione specifica, la Margot ha cominciato a fare tatuaggi ad amici e parenti (oltre che a sé stessa). Così anche sul set del primo Suicide Squad, dove l’attrice si divertiva a tatuare alcuni suoi colleghi, fra cui lo stesso regista del film, David Ayer. «Sul set di Suicide Squad» racconta la Robbie, «venivano tutti nel mio camerino per farsi fare il tatuaggio Skwad. Il mio, ad esempio, è qui sul piede, me lo sono fatto da sola. Anche il regista David Ayer se l’è fatto fare sul braccio». La cosa è poi andata oltre, fino a che la Robbie ha aperto il suo Harley’s Tattoo Parler Parlour. Ma lo studio di tatuaggi ha avuto vita breve, come ci racconta la stessa attrice: «Ora ho appeso la pistola al chiodo per sempre. Dopo qualche disastro – uno particolarmente grave – ho pensato bene di smettere finché ero in tempo».
2. UN MATRIMONIO INTIMO
Riservatissima sulla sua vita privata, soprattutto sentimentale, qualche anno fa si è saputo che la Robbie aveva sposato il suo fidanzato storico Tom Ackerley, aiuto regista britannico, conosciuto nel 2013 sul set del film Suite Francese. La cerimonia (segretissima: è stato vietato a tutti di portare telefonini e macchine fotografiche) è avvenuta a Byron Bay, in Australia, il 18 dicembre 2016. La conferma è arrivata dalla stessa attrice sul suo profilo instagram dove ha sfoggiato il dito anulare ornato da un prezioso brillante. Prezioso sul serio, dato che alcune gioiellerie hanno stimato il valore dell’anello sfoggiato dalla Robbie tra i venti e trentamila dollari.
3. …E I FIGLI?
Una cosa che accomuna Margot Robbie a molte trentenni di oggi è che non vuole sentirsi chiedere quando avrà figli. Pare infatti che l’immancabile domanda la mandi su tutte le furie, perché indice di una convenzione sociale che sembra debba essere rispettata per forza. La Robbie ha spiegato che da quando si è sposata le persone non fanno altro che porle la fatidica domanda. Ma per lei, matrimonio e figli non vanno necessariamente di pari passo, e il lieto evento ci sarà solo se e quando lei e il marito si sentiranno pronti.
4. LA TRASFORMAZIONE IN TONYA HARDING
Per interpretare la pattinatrice su ghiaccio Tonya Harding nel film del 2017 diretto da Craig Gillespie, Margot Robbie si è sottoposta ad allenamenti serrati per circa 4 mesi e ha studiato le tante interviste rilasciate dalla vera Harding per poterne replicarne al meglio le movenze e la parlata, incontrandola poi anche di persona, ma solo una settimana prima delle riprese.
5. SCENE DI NUDO IMBARAZZANTI
Durante le riprese di The Wolf of Wall Street, La Robbie si è trovata in imbarazzo con la sua famiglia per via delle scene di nudo previste dal copione. «Ho mentito per molto tempo alla mia famiglia, continuando a ribadire: “Non mi interessa quello che si dice in giro, non ci sono scene di nudo, non ne girerò, non date retta alle voci che girano”. In seguito ho detto che era stata usata una controfigura, e con l’aiuto del digitale il mio viso sarebbe stato posizionato sul corpo dell’attrice. E poi alla fine gli ho detto la verità, ma ho anche spiegato che non erano obbligati a vedere il film, se non se la sentivano. “Provate a leggere il libro prima, e se dopo avete voglia di vedere il film, fatelo pure”». La scena hot incriminata, quella in cui la Robbie seduce Leonardo DiCaprio, ha provocato un certo imbarazzo alla stessa attrice mentre la girava, imbarazzo accresciuto dal fatto che si trovava in una piccola stanza con intorno una troupe composta di soli uomini, circa una trentina.
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