Giugno è il mese in cui ricorre l’anniversario dei cosiddetti Moti di Stonewall, l’evento che sancisce la nascita del movimento LGBT. Nella notte tra il 28 e il 29 giugno 1969 infatti la polizia irruppe nello Stonewall Inn, un bar gay nel Greenwich Village di New York, e gli scontri con gli avventori che ne conseguirono portarono all’inizio delle battaglie per la rivendicazione dei diritti civili.
Dopo cinquant’anni di lotte il nostro spirito cinefilo ci fa chiedere quali siano stati i film che hanno affrontato il tema dell’omosessualità e della transessualità in modo sincero, diretto e, perché no, anche ironico.
Che siano opere di nicchia o mainstream, ne abbiamo scelte dieci che rappresentano al meglio lo spirito e le diverse sfumature che animavano quel locale newyorchese e che ancora oggi ci possono far riflettere e divertire.
Lista Film LGBT da Vedere
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“Milk” di Gus Van Sant (2009)
La storia di Harvey Milk, tra i più importanti attivisti per i diritti civili di gay e lesbiche degli anni Settanta, fu il primo consigliere apertamente omosessuale a essere eletto nella città di San Francisco. L’interpretazione di Sean Penn e la sceneggiatura di Dustin Dance Black valsero al film due Premi Oscar nel 2009.
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“Philadelphia” di Jonathan Demme (1993)
La discriminazione sul posto di lavoro e la lotta contro l’AIDS sono al centro di questa commovente pellicola tra le prime a trattare tali tematiche dal regista de “Il silenzio degli innocenti” e con un combattivo ed emozionante Tom Hanks da Oscar.
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“Pride” di Matthew Warchus (2014)
Brillante commedia ‘british’ sulla singolare alleanza tra il movimento di protesta gay e i minatori gallesi durante il 1984, quando Margaret Thatcher divenne il nemico comune di en-trambi e riuscì a far avvicinare due mondi apparentemente agli antipodi.
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“Brokeback Mountain” di Ang Lee (2005)
Primo film dal successo internazionale che affronta apertamente la relazione amorosa tra due uomini, nella fattispecie due cowboy nell’America rurale degli anni Sessanta. Opera spartiacque per molti versi, questo mélo scosse l’opinione pubblica ed è rimasto nell’immaginario col-lettivo per l’intensa interpretazione dei due protagonisti (il compianto Heath Ledger e Jake Gyllenhall) e per il ritratto di una società arretrata e crudele come le aspre montagne che fanno da sfondo alla vicenda. Vinse tre Premi Oscar, ma non quello per il Miglior Film.
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“Le Fate Ignoranti” di Ferzan Ozpetek (2001)
. Fu uno dei primi film italiani dal grande successo commerciale ad avere al centro del racconto personaggi omosessuali. Ciò grazie a un regista di origini turche dal tocco fresco, a una storia affascinante e di facile empatia e a un cast efficace sia tra protagonisti che comprimari guidato da Margherita Buy e Stefano Accorsi.
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“Transamerica” di Duncan Tucker (2005)
. Deliziosa commedia on the road sulla scoperta della genitorialità da parte di una donna transessuale alla vigilia della definitiva operazione di riassegnazione di genere. Straordinaria Felicity Huffman nei panni della protagonista.
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“The Hours” di Stephen Daldry (2002)
Tratto dal best seller di Michael Cunningham, il film si concentra sulle vite di tre donne in altrettante epoche in cui il fil rouge è il romanzo “La Signora Dalloway” di Virginia Woolf. Desideri inesplorati, frustrazioni, occasioni mancate e il destino ineluttabile caratterizzano questa toccante pellicola dai toni eleganti con tre attrici straordinarie: Meryl Streep, Julianne Moore e Nicole Kidman che vinse il Premio Oscar proprio grazie al ruolo della scrittrice Virginia Woolf.
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“Priscilla – La Regina del Deserto” di Stephan Elliott (1994)
Scanzonato e stravagante come le sue protagoniste, tre drag queen in viaggio nel deserto australiano su un pullman, questo film ultra pop è diventato negli anni un vero e proprio cult tanto che ne è stato tratto un musical per il teatro di grande successo. Irresistibile la colonna sonora con alcuni dei più grandi successi della Disco Music anni ’70.
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“Una donna fantastica” di Sebastián Lelio (2017)
La storia di Marina, giovane cameriera e aspirante cantante, e il suo desiderio di essere liberamente donna in una società che vorrebbe annientare ciò che la sua identità di genere rappresenta. Prima pellicola cilena a vincere il Premio Oscar come Miglior Film Straniero.
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“Una giornata particolare” di Ettore Scola (1977)
La visita di Hitler a Roma nel 1938 fa da sfondo all’incontro casuale tra una casalinga sottomessa e ignorante e un ex radiocronista omosessuale nella palazzina dove entrambi vivono. Una collisione di due mondi opposti che in poche ore li vedrà profondamente cambiati, nonostante i loro destini siano già scritti. Magistrali le interpretazioni di Sophia Loren e Marcello Mastroianni, forse mai intensi e commoventi come in questa opera del maestro Scola.
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