Finalmente è uscita la tanto attesa seconda stagione della serie After Life. Ecco come ci eravamo lasciati: Recensione After Life 1
La Trama [Contiene Spoiler]
Nel finale della prima stagione Tony chiedeva un appuntamento all’infermiera che si occupa del padre nella casa di cura. Nella seconda stagione, oltre a scoprire il futuro di questo rapporto, si darà spazio anche ai personaggi secondari e alle loro relazioni. Tony in questa stagione è determinato a voltare pagina; il suo obiettivo ora è quello di aiutare le persone attorno a lui, ricambiando il sostegno ricevuto durante l’elaborazione del lutto che non ha ancora oltrepassato totalmente, ma cerca comunque di tenerlo per sé in modo da non preoccupare chi gli sta intorno.
Un amore puro
L’amore di Tony nei confronti di sua moglie è qualcosa che va oltre ogni sentimento. Dopo mesi dalla sua morte, lui passa ancora le giornate a guardare i video con lei, a pensare alle sue passioni, a ciò che le piaceva fare e che Tony nella maggior parte dei casi, per timidezza non osava fare. Non riesce ad instaurare una vera e propria relazione con l’infermiera di suo padre proprio perché in cuor suo non vuole privarsi di sua moglie, anche se lei non è più con lui fisicamente, per Tony lo sarà per sempre.
Serviva una seconda stagione?
La prima stagione si era chiusa in modo perfetto e molti non si aspettavo una seconda parte, ma ammettiamolo, questa riesce a ferirci, ci lascia soffrire e sorridere come la prima e anche di più. Il merito va chiaramente a Ricky Gervais, ma i personaggi secondari non sono da meno. Ognuno di loro riesce a trasmettere emozioni che se in un episodio strappano un sorriso, in quello successivo fanno riflettere, non solo sulla loro vita ma soprattutto sulla nostra. Perché dopotutto il messaggio di questa serie è proprio quello di apprezzare i piccoli gesti, la quotidianità, che di fronte alla morte viene a mancare e ci ritroviamo in balia dei ricordi, con tutto ciò che prima ci sembrava così scontato non essere più lì con noi.
Il cast
Protagonista indiscusso Ricky Gervais nel ruolo di Tony. Menzioni da fare: Roasin Conaty e Joe Wilson, rispettivamente Roxy e Pat che ci insegnano che una storia d’amore può nascere indipendentemente dal livello sociale di una persona. David Bradley nei panni del padre di Tony, che in questa stagione ci lascerà… Ed infine Ashley Jensen nel ruolo di Emma.
La continua malinconia
In questa stagione si parte come sempre da un Tony che soffre ancora per sua moglie, ma nonostante ciò, cerca di regalare un sorriso a tutti e di far felici coloro che gli stanno intorno. Proprio quando si accende una piccola speranza per lui, il padre muore. Tony si ritroverà quindi sopraffatto di nuovo da questo dolore emotivo che lo perseguita e sembra non volerlo abbandonare. Arriverà al punto di preparare le pasticche da prendere per uccidersi. Cosa lo salverà? Un campanello, si, il campanello della porta che si rivelerà essere un nuovo inizio. Quando Tony infatti andrà ad aprire, si troverà davanti Emma con la proposta di iniziare una nuova vita e magari essere felici insieme, non dimenticando mai la sua Lisa.
In conclusione
Secondo noi la prima stagione poteva essere l’inizio e la conclusione adatta per questa serie, si è decisi di andare avanti con una seconda stagione e i riscontri sono stati davvero ottimo, così come le emozioni trasmesse. Però anche con questa seconda stagione sembra essersi concluso un cerchio, ogni personaggio è arrivato a modo suo a raggiungere la propria felicità, Netflix e Ricky decideranno di proseguire ancora? Aspettiamo novità. Intanto se ancora non l’avete fatto, recuperate al più presto questa piccola perla che offre spunti riflessivi sotto ogni punto di vista.