Distribuita in America da Prime Video e approdata in Italia il giorno successivo grazie a Tim Vision, è finalmente arrivata il 31 Dicembre l’ultima parte di una delle serie più longeve degli ultimi tempi.
Seppur caratterizzata da diversi alti e bassi nel corso degli anni, i fan l’hanno subito divorata. Ecco allora la nostra recensione su Vikings.
Trama
Seconda parte di stagione composta da dieci episodi proprio come la prima, ci eravamo lasciati con una grande domanda: Bjorn è davvero morto? Nelle prime scene ci viene mostrato che nonostante sia stato ridotto in fin di vita da suo fratello Ivar, sia comunque riuscito a sopravvivere e ha già in mente un contrattacco per mettere i Russ’ con le spalle al muro.
Dall’altra parte, Ubbe, accompagnato da sua moglie Torvi, è deciso a fare luce sulla presunta morte di Floki e su ciò che costruì in Islanda e così inizia un viaggio “della speranza” verso l’ignoto.
Nonostante Ragnar ci abbia lasciato ormai da due stagione, continua ad essere una presenza constate nelle vite dei suoi figli e in vichingo che ha combattuto al suo fianco difendendo i suoi sogni.
Cast
Il cast principale di questa seconda parte vede protagonisti i soliti volti che ci hanno accompagnato nel corso delle stagioni precedenti: Alexander Ludwig (Bjorn), Alex Høgh Andersen (Ivar), Marco Ilsø (Hvitserk), Jordan Patrick Smith (Ubbe) nei ruoli dei figli di Ragnar, contornati come sempre da diversi personaggi secondari.
Nessuno spicca sugli altri, ma l’interpretazione corale non delude le aspettative e garantisce una stagione sicuramente migliore della precedente.
Recensione
Lo sappiamo tutti, da quando ci ha lasciati Ragnar la serie ideata da Michael Hirst ha un po’ perso il suo fascino, vuoi per i personaggi lasciati andare o per la mancata adrenalina che si scorgeva nel carattere e nelle gesta del re dei vichinghi.
Ciò nonostante, il finale non è stato poi così deludente. Dieci episodi che si svolgono su più fronti e vedono ogni figlio di Ragnar andare a realizzare uno dei suoi molteplici sogni, su tutti Ubbe alla ricerca di un nuovo territorio da regalare al suo popolo che rappresenta esattamente la reincarnazione di suo padre.
Il finale di stagione non delude nessuno seppur non spiccando per la grande sceneggiatura. Rappresenta un elogio a Ragnar e a tutti coloro che abbiamo visto andar via nel corso delle precedenti stagioni e riesce a regalare ad ogni personaggio un finale agrodolce che però non dispiace affatto.
Un gradito ritorno per molti fan (molti di voi avranno sicuramente capito di chi stiamo parlando), che tutti aspettavano e temevano non arrivasse mai, è stato forse un po’ troppo forzato e poco rilevante, eppure sono riusciti ad inserirlo con i tempi giusti senza andare ad intaccare la storia principale.
Si è perso il lato “animale” di Ivar che ha lasciato spazio alla sua parte umana e ritrovato l’amore di suo fratello Hvitserk; Kattegat ha lasciato spazio ad una nuova dinastia e le parole di Gunnhild riecheggiano pesanti nelle nostre menti: “L’era degli eroi è finita”.
Proprio così, è finita la loro era e con loro anche la serie che ci ha accompagnato per diversi anni tra battaglie, coraggio e desiderio di raggiungere il Valhalla ed è riuscita a farlo senza deludere nessuno, mantenendo alta l’asticella nel corso delle stagioni, allungando forse troppo le vicende dei norreni ma lasciandoci affezionare a tutti i personaggi, anche quelli meno rilevanti. Tra alti e bassi, dei norreni e cristiani, grandi guerrieri e traditori senza scrupoli, Vikings ha segnato le vite di tutti noi.
Una pecca di quest’ultima stagione a parer mio, la battaglia finale molto forzata contro gli inglesi e re Alfred. Una battaglia non necessaria, come a volerci regalare l’ultimo scontro prima di salutarci e proprio contro una nazione che ha dato tanto al protagonista principale della serie. Un’ultima sfida da cristianesimo e norreni che ci porterà alla conclusione del ciclo narrativo di alcuni personaggi fondamentali. E anche la totale mancanza di Rollo, unico personaggio a non aver avuto neppur un minuto sullo schermo.
Così come gli sceneggiatori ci avevano abituato nelle stagioni precedenti, in questa seconda parte di Vikings 6 abbiamo visto pregi e difetti di una stagione che riesce a dare la giusta conclusione allo show entrato nelle nostre vite nel 2013.
Seppur episodio dopo episodio, la mancanza di personaggi come Ragnar e Lagertha continua a farsi sentire, Bjorn, Ubbe, Ivar e Hvitserk riescono a reggere molto bene sulle loro spalle lo show, trascinando lo spettatore nelle vicende che li vede protagonisti. Vale la pena reggere qualche episodio un po’ lento per osservare la degna conclusione che ci riserva il finale, uno splendido tramonto che scompare nel mare, un lungo viaggio concluso nel miglior modo possibile.
Sequel: Vikings Valhalla
Gli appassionati della serie norrena già sapranno che Netflix sta lavorando a “Vikings: Valhalla”, spin-off della serie madre che racconterà le vicende del popolo vichingo un secolo dopo Ragnar e i nostri amati guerrieri. Non ci resta che aspettare, nella speranza che sia altrettanto epica come la serie originale.
Dove vedere Vikings 6B in Streaming
In Italia Tim Vision è la piattaforma streaming che si è aggiudicata la distribuzione in prima assoluta degli episodi di Vikings 6. Su Tim Vision potrete vedere tutta la sesta stagione, composta da 20 episodi distribuita in due tranche.