Sky Rojo è una di quelle serie tv che divori in un sol boccone. Un mix eccitante tra malaffare, rivincita femminile e dipendenze. Sky Rojo ha fatto il suo debutto sulla piattaforma Netflix il 19 marzo 2021.
La serie pone lo sguardo sul mondo della prostituzione a Tenerife dove le vicende di queste ragazze si incroceranno sino a portarle ad un destino comune, quello di ribellarsi al loro protettore.
Un mondo mosso dai soldi, dal sesso e dal potere.
Uno sguardo più da vicino…
Protagoniste della serie ideata da Alex Pina, nonché ideatore anche della Casa di Carta, sono Coral, Wendy e Gina rispettivamente interpretati da Verónica Sanchez, Lali Esposito e Yany Prado. Tra il cast troviamo anche un nome che presto ci sembrerà familiare, Miguel Angel Silvestre. Nella serie Sky Rojo interpreta Moises ma sarà uno dei nuovi volti dell’ultima stagione de La Casa di Carta.
Le ragazze si conoscono nel locale in cui lavorano, Las Novias Club, a capo di esso troviamo il protettore e gestore Romeo. Un uomo manipolatore, mosso dalla brama di potere e soldi. Ricatta coloro che lavorano per lui ponendole in situazioni di paura e minacce. Di certo non il migliore dei cattivi. Ad aiutarlo nella gestione del club c’è Moises, precedentemente citato.
Insieme al protettore scova in vari paesi ragazze che per bisogno e necessità di un futuro migliore decidono di andare a Tenerife, a seguito di una proposta di lavoro come cameriere. È proprio così che scopriamo la storia di Gina, ragazza che con l’illusione di un lavoro onesto si trasferisce da Cuba per provvedere alla madre malata e al figlio.
L’altra protagonista è Wendy, una ragazza argentina che fugge in Spagna. Decide di fare la prostituta per trovare i soldi che serviranno a lei e alla sua ragazza per cambiare vita.
Infine l’ultimo personaggio, il più enigmatico. Stiamo parlando di Coral, un’ex biologa, si candida volontariamente per il lavoro di prostituta. Decide di farlo per creare un’identità nascosta e sfuggire a quello che era il suo terrificante passato. Di lei conosciamo davvero poco, solo qualche piccolo episodio del suo passato che lascia intravedere un fidanzato violento e possessivo, un omicidio e le sue dipendenze.
Oltre le gambe c’è di più…
La serie si compone di un’unica stagione, composta da 8 episodi di durata massima di mezz’ora. Sicuramente è una visione breve ma che immerge il suo spettatore nel profondo, toccando temi delicati senza renderli banali.
I diversi dialoghi tra le ragazze fanno emergere quella ragnatela che le lega indissolubilmente alla criminalità, quanto uno sguardo, un pregiudizio, una parola possano lasciare il segno a vita.
Una serie in cui la visione femminile è centrale, emerge l’importanza di rompere questa ruota, come citano le protagoniste.
Non manca di certo l’attenzione e la critica alla mercificazione del corpo della donna e del lavoro a cui, controvoglia, queste ragazze sono sottoposte.
Una serie che si è autodefinita pulp, non mancano le scene crude, violente o piene di sangue. Non adatto ai più deboli ma sicuramente ai più curiosi.
Insomma un bel calderone che si compone di momenti divertenti, commoventi, violenti ed anche sessuali. Adatto a chi, senza grandi pretese, vuole occupare il suo tempo con una nuova e sensuale serie tv. Come detto in precedenza essa richiede davvero poche ore per essere vista ma… si conclude con l’amaro in bocca.
Ebbene sì, l’ultima puntata si conclude sul più bello, pare infatti che una seconda stagione sia stata già girata e che sia prevista nel 2022. Speriamo di scoprire come andrà a finire questa lotta verso la libertà, senza indugiare vi salutiamo e alla prossima recensione!
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