I Film che hanno ispirato Tarantino in C’era una volta a… Hollywood
Come tutti ben sappiamo Quentin Tarantino prima di essere uno dei registi più influenti degli ultimi 30 anni è uno dei più grandi cinefili che esistano. Non sono più una sorpresa tutti i vari riferimenti a film più o meno conosciuti che si sono visti nel corso degli ultimi anni nelle sue pellicole. Anche la sua nona opera è figlia di film che il regista da Knoxville ama. In occasione dell’uscita lo stesso Quentin ha dichiarato quali film lo hanno ispirato durante la realizzazione del suo ultimo lungometraggio. A seguire faremo una bravissima analisi di queste pellicole (che fra l’altro verranno trasmesse sulla Rai a metà settembre). Magari dopo aver visto il film di Tarantino potrebbe essere divertente controllare direttamente cosa può aver ispirato Tarantino in questo film per la realizzazione di “Cera una volta a… Hollywood”.
Il sentiero della violenza di Phil Karlson (Usa, 1958)
Film western tendente più al sottogenere spaghetti western che ai classici film alla John Wayne. Il film parla della famiglia Hackett composta dal padre, un facoltoso allevatore di bestiame, e dai due figli Ed, rissoso e prepotente, e Davey, tranquillo e pacifista. Il primo a causa del suo carattere inzierà a sporcarsi le mani con alcuni omicidi costringendo il padre stesso a dargli la caccia per consegnarlo alla giustizia.
Questo film probabilmente ha ispirato la figura di Rick Dalton (Leonardo Dicaprio), il quale come sappiamo è un attore di vecchi film in salsa spaghetti western.
I pistoleri maledetti di William Witney (Usa, 1965)
Seconda pellicola western con alla base una caccia al fuorilegge e dei protagonisti con dei rapporti contrastanti. Il capitano Andrews è alla ricerca di una banda di fuorilegge dell’Arizona (da qui il titolo originale del film, Arizona raiders). A seguito della cattura di due membri della banda, il capitano decide di costringere questi ultimi a collaborare per catturare tutti i compagni rimasti in libertà. Sparatorie e doppiogiochisti contribuiscono a rendere interessante questo film.
Nuovamente una pellicola western e rapporti fra personaggi che non possono fidarsi l’uno dell’altro. Oltre che per l’ambientazione western potrebbe anche essere uno spunto per quanto riguarda il rapporto che si andrà a creare fra Cliff Booth (Brad Pitt) e Charles Manson (Damon Herriman).
Fiore di cactus di Gene Saks (Usa, 1969)
Commedia romantica con un cast di assoluto rispetto: Julian Winston (Walter Matthau) famoso dentista ha un relazione con la giovanissima Toni (Goldie Hawn in una delle sue prime pellicole). Pur di evitare le continue richieste di matrimonio della giovane amante, Julian si inventa di avere una moglie che in realtà altri non è che la sua segretaria Stefania (Ingrid Bergman). Questo particolare triangolo sarà la chiave su cui ruoterà l’intero film.
Film che potrebbe aver ispirato la figura di Sharon Tate (Margot Robbie). Le prime immagini del trailer davano infatti l’idea di una ragazza innocente e un po’ svampita.
Bob & Carol & Ted & Alice di Paul Mazursky (Usa, 1969)
Commedia incredibilmente moderna visti i temi trattati e considerando l’anno di uscita. Una giovane coppia californiane, Bob e Carol, influenzate dalle moderne teorie sessuali, decide di rendere più moderno il proprio matrimonio confessando i reciproci tradimenti, rendendosi consapevoli che fisicamente l’essere umano non è in grado di essere monogamo. Successivamente decidono anche di proporre a una coppia di amici amici, Ted e Alice, uno scambio di partner. Ripeto: nel ‘69 un film così era una provocazione bella e buona.
E sinceramente non ho idea di come possa aver influenzato Tarantino per C’era una volta a…Hollywood. Potrebbe magari rappresentare uno dei primi film che ha cambiato letteralmente i temi trattati nella Hollywood degli anni 50/60.
L’amante perduta di Jacques Demy (Usa, 1969)
Film drammatico dove si incrociano le storie di George, architetto disoccupato, chiamato per partire in Vietnam alla ricerca dei soldi per non perdere la sua auto e della misteriosa e bellissima Lola.
Anche in questo caso il film tratta temi abbastanza scottanti per la censura degli anni visto il particolare lavoro di Lola. A maggior ragione credo che il film di Tarantino parlerà anche dell’evoluzione dalla Hollywood Classica alla Nuova Hollywood.
Missione compiuta stop. Bacioni – Matt Helm di Phil Karslon (Usa, 1968)
Film che chiude la quadrilogia sull’agente segreto Matt Helm, che in questa pellicola deve recuperare un carico d’oro rubato agli Stati Uniti d’America. Matt Helm (Dean Martin) non è un agente segreto nel senso classico, alla James Bond, ma un agente con lo specifico obiettivo di colpire o uccidere. Di fatto assume più il ruolo di un sicario.
In un film così action posso immaginare tratti che hanno ispirato il personaggio di Brad Pitt, che ricordiamo essere uno stunt man.
Easy Rider di Dennis Hopper (Usa, 1969)
2 motociclisti decidono di investire i soldi derivanti da un carico di cocaina su 2 nuove moto per attraversare il paese fino ad arrivare al carnevale di New Orleans.
Il film simbolo della Nuova Hollywood. Un classico che ha cambiato il modo di fare cinema. Possiamo tranquillamente dire che c’è un pre Easy Rider e un post Easy Rider. Peter Fonda, Dennis Hopper, Jack Nicholson (alla sua prima nomination agli Oscar), la voglia di evasione, il 68 fatto pellicola. Easy Rider è un classico.
Questa pellicola mi dà la certezza che Tarantino vorrà puntare sulla nascita della Nuova Hollywood. Probabilmente sarà un personaggio cardine il Rick Dalton di Dicaprio che si troverà in un mondo che lentamente inizierà a sputarlo via.
L’impossibilità di essere normale di Richard Rush (Usa, 1970)
Un trentenne universitario decide di abbandonare le lotte studentesche per dedicarsi seriamente allo studio. Il film metterà più volte in bilico le intenzioni di adeguarsi al sistema del protagonista, soprattutto attraverso la sua relazione con una giovane studentessa sessantottina. Il dubbio lo accompagnerà fino al momento degli esami quando deciderà finalmente da che parte schierarsi. Torna la vena rivoluzionaria. Torna il cambiamento. Torna il 68.
Alcune linee guida sono chiare. E sicuramente l’hyper per questo film cresce.
Non ci resta che darci appuntamento in sala per questo ennesimo capolavoro che sarà C’era una volta a…Hollywood.