Oggi MovieBlog presenta l’intervista Stefano Labbia, scrittore e sceneggiatore italiano che nel 2019 ha aperto in Gran Bretagna una casa di produzione, la Black Robot Entertainment.
Ciao Stefano, grazie per questa intervista. Cominciamo subito chiedendoti una tua breve presentazione, chi sei e cosa fai nella vita?
Sono un autore italiano con all’attivo collaborazioni in Italia e all’estero sia come sceneggiatore che come scrittore. A Febbraio 2019 assieme ad una socia ho aperto Black Robot Entertainment una casa di produzione cinetelevisiva in Inghilterra. A Novembre 2019 ho bissato aprendo Black Robot Publishing, casa editrice con sede in Gran Bretagna.
Cosa ti piace di più del tuo lavoro?
Scrivere. Che per la maggior parte del tempo è quello che faccio. Mi reputo un privilegiato perché vivo il mio sogno oramai da cinque anni. Non è facile. La vita del freelance in genere non è facile, specialmente in Italia… Ma del resto non posso proprio lamentarmi: mia scelta, mia vita. Con tutto quello che ne comporta.
Avete due progetti in lavorazione, una serie TV ed un film, ce ne parli?
Fear la serie TV che ho ideato nel 2003 finalmente è vicina alla pre-produzione. Qualcuno l’ha definito un teen drama ma credo che la forza sia invece il multigenere che ospita e che quindi fa di questo telefilm un mix inedito. Paranormal? Crime? Action? Fantastico? Gli elementi poi della scienza e della religione affiorano prepotentemente durante tutto l’arco narrativo, “sfidandosi” e contraddicendosi l’un l’altro.
Di Super Madness: the movie, il cinecomic che a breve entrerà in pre-produzione, c’è tanto da dire. Il film per Mood è più vicino a kick-ass che ai kolossal Marvel o DC ma volutamente “addolcito” per abbracciare idealmente anche un target di famiglie (sicuramente sarà però over 16). Cinecomic che è tratto liberamente dal volume a colori che è in lavorazione e che narra le gesta di super madness mini eroina presente nell’universo di Super Santa e Kremisi, acquisite da Black Robot Publishing.
A cosa ti ispiri nella scrittura delle tue opere?
Tutto può ispirarmi… Una canzone, un libro, un fumetto, una situazione in cui mi trovo… persino un dialogo che ascolto passeggiando. A volte nasce da solo persino il genere (letterario, cinematografico, televisivo etc.) attraverso cui esprimere la storia. Altre volte c’è un lavoro dietro di adattamento da un genere ad un altro perché magari mi rendo conto di non riuscire ad incanalare tutte le emozioni in 90 minuti ad esempio… Per Killer Loop’S, inizialmente, avevo pensato ad un adattamento cinematografico. Mi sono presto reso conto però che dare il meglio di tutti i personaggi in un solo film sarebbe stato impossibile da realizzare… Quindi ho preferito ideare un’ambiziosa trilogia e spendere del tempo in più per uno dei personaggi a cui tengo di più della saga: l’assassina Kanvas. Kanvas che avrà un TV show tutto suo.
Quali sono le letture da recuperare, secondo te, in questo tempo di quarantena?
Sicuramente i grandi classici: Tolstoj, Virginia Woolf, Calvino, Gabriel García Márquez, Svevo, Dostoevskij… mai in tempi come questi una frase del genere fu più adatta: “Leggere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli.” ― Emilio Salgari.
Grazie Stefano e in bocca al lupo per tutto.