Eccoci qui con il penultimo appuntamento con una delle serie più amate degli ultimi tempi. Con una quarta stagione che ci fa sentire un po’ a casa. Una stagione in cui la famiglia Shelby si ritrova ad affrontare, una delle minacce più importanti di sempre, la Mafia. Ci eravamo lasciati con Tommy che “tradiva” tutti i suoi cari, arrestati dalla polizia.
Ma se vi siete perse le recensioni precedenti eccole: Peaky Blinders 1 – Peaky Blinders 2 – Peaky Blinders 3
Trama Peaky Blinders 4 [Contiene Spoiler]
Don’t fuck with Peaky Blinders, o forse si. Si riparte proprio da quel gesto di Tommy, aprendo con un’intensa sequenza la stagione, che ci mostra i membri della famiglia Shelby con un cappio al collo, pronti per l’impiccagione, che puntualmente non avviene. Quella che ci sembrava la fine del mondo, infatti, è soltanto un altro dei piani di Tommy per riuscire a manipolare le alte sfere britanniche, dimostrando ancora una volta la sua aspirazione alla grandezza. Questo atteggiamento lo porta però all’isolamento più totale, con il solo piccolo Charlie, immerso completamente nel lavoro, senza un minimo di sosta. Il torto subito dagli altri membri della famiglia, ha delle conseguenze rilevanti, quasi tutti hanno chiuso i rapporti con Tommy, ad eccezione di sua sorella Ada e Michael che continuano a lavorare per l’azienda. Ma una nuova minaccia, riunirà ben presto la famiglia. La situazione di apparente calma, viene spezzata da una mano nera, simbolo della mafia italoamericana, recapitata a ciascun componente della famiglia. Entra così in gioco Luca Changretta, figlio del boss che in precedenza avevamo visto giustiziato da Arthur, e ora pronto ad ottenere la sua vendetta. Il primo a farne le spese è John Shelby, ucciso davanti la moglie e Michael che viene ferito. La morte del fratello, riunisce la famiglia Shelby, intenda a superare anche questa minaccia. Vediamo Polly fare un accordo con Changretta, che in realtà si rivelerà essere un’altra trappola organizzata da Tommy. Ma la svolta in quella che può essere considerata come una vera e propria guerra tra famiglie, è un colpo di genio di Tommy. Durante un incontro di pugilato, organizzato proprio da quest’ultimo, tra un suo pugile e un avversario proposto da Solomons (corrotto dagli italiani), nei bagni, vieni quasi ucciso Arthur. Tommy fa credere a tutti che il fratello sia davvero morto e quando Changretta, cattura i Peaky Blinders ecco che ritorna Arthur che spara un colpo in testa al boss italiano, perché NON SI FOTTE CON I PEAKY BLINDERS.
IL CAST
Abbiamo due new entry fondamentali in questa stagione: Luca Changretta , interpretato alla grande da Adrien Brody, che regala un ruolo perfetto a questa serie, sforzandosi anche di parlare in siciliano in alcune scene della stagione. Per i fan di GoT, invece, abbiamo il ritorno di Ditocorto, o meglio di Aidan Gillen, nel ruolo di Aberama Gold , nuovo “alleato” della famiglia Shelby. Escono di scena due personaggi essenziali che ci hanno accompagnato anche nelle stagioni precedenti facendo innamorare i fan per il loro carattere e il pubblico femminile non solo per quello; ovvero John Shelby, Joe Cole e Alfie Solomons, Tom Hardy .
Il primo, membro della famiglia Shelby, faceva il lavoro sporco insieme al fratello Arthur per conto di Tommy. Alfie invece, ci ha regalato grandi discorsi motivazionali e lezioni di vita che hanno cambiato anche e soprattutto il modo di vedere le cose da parte di Tommy.
SPAZIO ALLA POLITICA
La quarta stagione di Peaky Blinders si svolge nel periodo storico delle rivolte operaie, quando il socialismo e il comunismo provavano a mettere in atto la rivoluzione contro il capitalismo e lo sfruttamento degli operai nelle fabbriche. In questa stagione è arrivato infatti un nuovo personaggio, Jessie Eden (Charlie Murphy) sindacalista e agitatrice delle folle. Tommy cerca di trovare un accordo con lei per evitare che scoppino rivolte nella sua realtà, ma soprattutto per venire incontro agli operai sposando così la causa socialista, stringe un rapporto intimo con Jessie, con il fine di aiutarsi a vicenda, ma in realtà l’unico obiettivo di Tommy è quello di avanzare all’interno del partito comunista per avvantaggiare la sua posizione di potere e vendere al Segretario del Re alcuni nomi dei membri del partito comunista che vogliono una rivoluzione. Lo scambio riguarda un unico favore: avere il permesso di candidarsi al Parlamento di Birmingham South nel partito laburista. Nel finale di stagione vediamo Tommy vincere le elezioni divenendo così deputato.
IN CONCLUSIONE
Per me la stagione migliore fino ad ora. Sarà per il cast stellare che abbiamo avuto in questa stagione, sarà per il “patriottismo” italiano, o per tanti piccoli dettagli, ma mi è entrata nel cuore. Anche questa è giunta al termine, con l’ascesa totale dei Peaky Blinders, ma in particolare di Thomas. Non ci resta che proseguire con l’ultima e tanto attesa stagione per vedere cos’altro ci sia nella testa di Tommy e il suo piano d’espansione che diventa sempre più grande con il passare del tempo.