In ogni stagione cinematografica esce almeno un film che sconvolge, lascia perplessi, diverte e rimane nella mente per settimane. L’anno scorso quel film era “Parasite“. Quest’anno è “Promising Young Woman”.
Sarebbe facile pensare che “Promising Young Woman” sia una semplice storia servita per l’era #MeToo, ma in realtà è molto di più. Ha elementi di questo movimento, ma è anche uno sguardo audace alla cultura dello stupro e ai privilegi maschili che intreccia l’umorismo oscuro e la vendetta nel tessuto logoro della sua storia.
LA TRAMA
Carey Mulligan è Cassandra, una trentenne che ha abbandonato la facoltà di medicina. Vive a casa con i suoi genitori (Clancy Brown e Jennifer Coolidge), lavora in un bar con la sua migliore e unica amica, Gail (Laverene Cox).
Di notte va in discoteca, fingendo di essere ubriaca, aspettando che gli uomini le si avvicinino. Proprio quando pensano che lei sia più vulnerabile, lei “si riprende”.
A casa ha un taccuino, pieno di un elenco degli uomini che ha incontrato e dei diversi nomi in serbo per un “giorno della resa dei conti”.
Questo desiderio di giustizia deriva da un incidente traumatico accaduto alla migliore amica d’infanzia di Cassie, Nina, alla facoltà di medicina. Non viene mai menzionato esplicitamente come muore, ma è facile mettere insieme i pezzi quando vengono alla luce i dettagli del suo passato. Nina la si vede in una foto d’infanzia delle due amiche e basta. A parte questo, è solo un nome, un ricordo doloroso che Cassie ha costantemente in testa.
LA VENDETTA PSICOLOGICA DI CASSIE
La protagonista usa la guerra psicologica per affrontare le persone complici dell’aggressione sessuale di Nina.
Una delle aggiunte più piacevoli al film è l’introduzione di Ryan (Bo Burnham), l’ex compagno di classe di Cassie che ha gli occhi di un cucciolo desideroso. Nonostante Cassie sputi nel suo caffè, iniziano a frequentarsi e sembra che il film stia finalmente iniziando a permettere a Cassie di trovare la propria felicità. Burnham che balla al ritmo di “Stars Are Blind” di Paris Hilton è una delle migliori scene del 2020.
Il termine “bravo ragazzo” compare ripetutamente in “Promising Young Woman”. Gli uomini che portano una Cassie ubriaca a casa loro sono “bravi ragazzi”; Ryan è un “bravo ragazzo”; e lo stupratore di Nina era un “bravo ragazzo” a cui è stato dato un permesso perché le autorità non volevano rovinargli la vita.
UNA NARRAZIONE SCIOCCANTE E SORPRENDENTE
Narrativamente questo film, a un certo punto, fa un giro di 180° e giunge ad una svolta sconvolgente proprio come succede in “Parasite”. Uno dei piaceri di “Promising Young Woman” è nella sua capacità di sorprendere e scioccare con i colpi di scena della storia. C’è molto in gioco qui.
Anche se la storia dura solo due ore, sembra che ci sia materiale per una durata più lunga. Scopriamo il “segreto” di Cassie attraverso una serie di eventi e persone che sembrano tutti perfettamente naturali e non come se fossimo nutriti dei dettagli della trama. Questo film non fa scoppiare tutto su un piatto. Fa lavorare su questa attesa misteriosa e lascia aperte svariate domande a cui le risposte verranno date in seguito.
TRA REVENGE PORN, THRILLER, DRAMMA E COMMEDIA
L’opera è alimentata dal trauma di Cassie, ma la sceneggiatrice e regista Emerald Fennell mantiene l’azione fuori controllo con l’introduzione della satira oscura, la vendetta, un’esplorazione della mascolinità tossica e persino alcune scene comiche. Il culmine di tutte queste componenti disparate è un film con un tono strano, ma un punto di vista netto. È il commento sociale come arte e funziona.
UNO DEI MIGLIORI FILM DELL’ANNO
Mulligan appare praticamente in ogni fotogramma, navigando a sinistra della storia e mantenendone il centro indipendentemente da ciò che le viene lanciato. Il senso di perdita che la guida è sempre presente – indossa persino un ciondolo a forma di cuore spezzato – anche quando ha il controllo, con gli occhi d’acciaio e pronta a brontolare.
“Promising Young Woman” è a volte ruvida strutturalmente, ma nonostante ciò è avvincente e sorprendente. Diventerà un classico di culto.